Il virus dell’HPV può contagiare anche gli uomini, e la trasmissione è prevalentemente di tipo sessuale.
Nell’uomo è asintomatico.
Come nella donna, il virus dell’HPV nella maggior parte viene eliminato dal corpo nel giro di qualche mese, in casi rari però può evolversi fino a causare delle forme tumorali del cavo orofaringeo o dell’ano.
Di fronte ad una diagnosi di HPV nella partner, solitamente non è necessario sospendere l’attività sessuale, in quanto verosimilmente il contatto c’è già stato e il rischio di un effetto “ping pong” tra i partner è basso.
Il virus è molto diffuso per cui è ragionevole aspettarsi di venirne a contatto almeno una volta nella vita.
Non esiste un test di screening raccomandato per l’uomo mentre è importante sensibilizzare le donne ad eseguire con regolarità pap test e HPV test ove richiesto.
È attualmente disponibile il vaccino per il papilloma virus anche per i maschi, in particolare viene offerto gratuitamente all’età di 12 anni.
I vaccini anti HPV, somministrati prima dell’esposizione al virus, prevenendo le lesioni genitali precancerose (del collo dell’utero, della vulva e della vagina), di fatto riducono notevolmente la possibilità di sviluppo di neoplasia maligna.
Inoltre, il vaccino quadrivalente previene anche le lesioni condilomatose in entrambi sessi.
Esistono più di 130 tipi di virus HPV: i tipi 16 e 18 sono responsabili di oltre il 70% di tutti i tumori del collo dell’utero, il tipo 16 dei tumori dell’orofaringe e i tipi 6 e 11 causano oltre il 90% dei condilomi ano-genitali e pertanto i vaccini sono formulati contro questi ceppi.
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