Endometrio: a cosa è dovuto l’ispessimento? Lo spessore endometriale, che si valuta tramite ecografia pelvica o ancora meglio transvaginale, fisiologicamente cambia a seconda della fase del ciclo.
In fase postmestruale precoce è in genere molto sottile (pochi millimetri), per poi aumentare gradualmente fino a raggiungere lo spessore massimo nei giorni che precedono la mestruazione.
Il ciclo endometriale si divide essenzialmente in due fasi, in cui lo spessore varia.
Nella fase proliferativa, con la presenza degli estrogeni secreti dalle ovaie, il rivestimento dell’utero si ispessisce.
Tra il sesto e il quattordicesimo giorno del ciclo mestruale, avremo quindi un endometrio proliferativo.
La seconda fase è quella secretiva, in cui arriva al suo massimo spessore.
Durante l’ovulazione, i livelli di progesterone aumentano. Il progesterone provoca l’addensamento dell’epitelio di rivestimento. Le ghiandole e le arterie si uniscono per preparare la base per lo sviluppo della placenta.
In assenza di concepimento, la concentrazione di estrogeni e progesterone cala e l’endometrio si sfalda, generando il flusso mestruale.
Ispessimenti anomali che persistano anche in fase postmestruale precoce possono essere indicatori di patologie dell’endometrio ed andrebbero approfondite con esami specifici quali l’isteroscopia.
Sarà il ginecologo a valutare, a seconda dello stato di ispessimento dell’endometrio e della fase del ciclo, se effettuare ulteriori accertamenti.
E’ comunque sempre consigliato effettuare visite di controllo con cadenza regolare.
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