Specialista in Ostetricia e Ginecologia – Roma
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Cistite: Caso Clinico #1

Cistite: Caso Clinico #1

Francesca 55 anni, una bella donna mediterranea, corporatura esile, professoressa nonché appassionata di storia dell’arte, un compagno che ama e due figli ormai grandi che le consentono una ritrovata libertà e dedicarsi con il suo compagno a ciò che amano fare di più: viaggiare.

Hanno girato il mondo seguendo questa comune passione ma oggi si rivolge a me con sguardo triste raccontandomi che ormai da due anni la sua autonomia è ridotta moltissimo per colpa di fastidiosissime e frequenti cistiti.

Questo le ha impedito di programmare viaggi o comunque qualsiasi situazione che la porti a non avere un bagno nelle vicinanze.

Anche l’intimità con il proprio compagno è stata minata da questo problema, i rapporti sono dolorosi e scatenano la cistite.

Ha effettuate diverse terapie antibiotiche, integratori per le vie urinarie ma il problema si ripresenta e sembra peggiorare.

Gli esami delle urine e l’ecografia vescicale non hanno mostrato particolari problematiche.

Mi parla con rassegnazione, si aspetta l’ennesima terapia che le darà sollievo per qualche giorno ma al primo rapporto tornerà il bruciore, lo stimolo continuo e doloroso ad urinare…

“non mi sento più una donna, questo problema è diventato invalidante” mi racconta.

Parliamo un po’…

È in ottima salute, mangia sano, svolge attività fisica due volte a settimana, non assume farmaci. Ha avuto due tagli cesarei ed è andata in menopausa a 50 anni senza particolari problematiche.

Procediamo con la visita e quello che emerge è una spiccata secchezza vaginale con mucose pallide e fragili.

Le prescrivo pertanto una terapia locale a base di estrogeni naturali, con una dose iniziale abbastanza importante che poi andrà a ridurre nel tempo fino ad arrivare ad una terapia di mantenimento.

Le spiego che la mancanza di estrogeni legata alla fase menopausale porta con il tempo alla insorgenza di uno stato di atrofia delle mucose della zona genitale ma anche urinaria che porta alla cosiddetta sindrome genito urinaria: secchezza vaginale, dolore nei rapporti, cistiti ricorrenti.

Nel suo caso il distretto più colpito è quello urinario.

Gli antibiotici sono inutili in questa condizione.

Inizia così con speranza la terapia e già dopo tre mesi mi scrive di sentire dei grossi miglioramenti.

Dopo sei mesi, mi arriva una sua cartolina dall’India…

 

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