Amenorrea, adolescenza e disturbi del comportamento alimentare – Caso Clinico #6 Martina, 18 anni, si presenta presso il mio ambulatorio accompagnata dalla mamma.
La osservo: una bella ragazza, occhi vispi, fisico asciutto, forse troppo, si tormenta nervosamente le dita mentre la madre mi espone il problema.
Ha avuto la sua prima mestruazione a 12 anni, dopo un annetto di cicli irregolari poi il suo ciclo si è regolarizzato sui 30 giorni.
Non ha particolari dolori con le mestruazioni.
Ma da circa 8 mesi il ciclo è scomparso completamente, giusto una settimana fa ha visto qualche macchia rosata ma niente altro. Non ha sintomi, si sente bene.
La madre è preoccupata e la ha costretta su suggerimento del medico di base a prender appuntamento con me.
Ma Martina è visibilmente seccata, sminuisce il problema. Cerco di stabilire un rapporto con Martina ma non è facile. Risponde scocciata, continua a ripetere che sta bene. No non ha assunto farmaci, non è stressata, dorme bene etc etc .
Amenorrea, adolescenza e disturbi del comportamento alimentare
Arriviamo finalmente al punto, circa 10 mesi fa ha seguito una dieta con la quale ha perso in meno di due mesi 5 kg . “Pochi” afferma guardando la madre, che scuote la testa.
Chiedo alla mamma di uscire per la visita. La mia è una tattica per cercare una maggiore intimità con Martina.
Calcolo il suo rapporto peso altezza (BMI), sottopeso.
Procediamo con una ecografia e come immaginavo le ovaie di Martina sono poco attive, il suo apparato riproduttivo è in letargo.
Cerco di spiegarle in parole semplici perché questo non va bene, quali possono essere anche gli effetti negativi a lungo termine, sulle ossa ad esempio.
Una perdita di peso drastica su un corpo che non ha molta massa grassa, può essere percepita dal nostro cervello come una fase di ” carestia ” durante la quale la priorità è sopravvivere , per cui la fertilità ( quindi l’ovulazione ” ) viene bloccata e questo porta al blocco delle mestruazioni. Ciò comporta bassi livelli di ormoni che sono invece importanti per il nostro benessere attuale ma anche futuro.
Quando il meccanismo ovulatorio si inceppa non è semplice farlo ripartire, soprattutto nelle adolescenti. In alcuni casi è necessario un lavoro di gruppo tra ginecologo, nutrizionista e psicologo.
Fondamentale è anche l’atteggiamento dei genitori.
Parliamo a lungo, riesco a vincere la sua diffidenza e alla fine accetta il mio consiglio di rivolgersi anche ad una psicologa. Le prescrivo delle analisi del sangue e ci accordiamo per un appuntamento telefonico di aggiornamento ogni 15 giorni, con una serie di consigli alimentari che mi promette di seguire per recuperare lentamente un po’ di peso.
Amenorrea, adolescenza e disturbi del comportamento alimentare
To be continued…
Per ulteriori approfondimenti sui disturbi del ciclo in adolescenza, si può consultare l’articolo
Dismenorrea: età pediatrica e adolescenza
Un commento su “Amenorrea, adolescenza e comportamento alimentare – Caso Clinico #6”
Dove continua il racconto? Sono nella medesima situazione della mamma di Martina!