Rivolgimento del feto podalico
Elizabeth si è trasferita da poco in Italia da Londra. Si rivolge a me per essere seguita nella parte finale della sua seconda gravidanza.
Il suo primo parto è stato un parto vaginale a termine di gravidanza da cui è nata Alice, una bellissima bimba di neanche due anni che sgambetta curiosa nel mio studio.
La gravidanza di Elizabeth decorre in maniera fisiologica, così come la prima. Ma il fratellino di Alice non vuole saperne di mettersi a testa in giù e, alla ecografia della 34esima settimana, lo vedo ancora comodamente seduto in quella che viene definita presentazione podalica.
Elizabeth che ha un’altra bimba piccola da accudire e non ha aiuti vicini da parte della famiglia, giustamente non vuole essere sottoposta al taglio cesareo, che spesso viene proposto in questi casi.
Il parto vaginale podalico non è molto comune in Italia, in quanto potrebbe essere gravato da qualche complicazione in più per il feto.
Le linee guida delle società ginecologiche italiane propongono il taglio cesareo, previo tentativo di rivolgimento manuale esterno del feto.
In parole semplici, propongo ad Elizabeth di tentare di mettere il piccolo nella corretta posizione per un parto vaginale più facile, a testa in giù, attraverso delle manovre esterne sulla pancia della mamma.
Tale manovra si effettua preferibilmente dopo le 36 settimane e cioè quando comunque il bimbo sarebbe pronto alla nascita.
Ciò perché può capitare che durante tale manovra di RIVOLGIMENTO si inneschi il travaglio o si rompa il sacco amniotico.
Verifichiamo insieme che ci siano tutte le condizioni per farlo e ci diamo un tempo di 3 settimane per verificare che il bimbo intanto non si sia girato spontaneamente. Elizabeth è fiduciosa.
A 37 settimane la diagnosi di presentazione podalica è confermata e così Elizabeth si presenta in clinica al nostro appuntamento a 38 settimane per il rivolgimento.
Dopo aver monitorato per circa mezzora il benessere del feto attraverso il monitoraggio CTG, Elizabeth viene fatta sistemare sul lettino, con il marito accanto che le tiene la mano amorevolmente e gli occhi di entrambi fissi allo schermo dell’ecografo.
Sotto guida ecografica inizio a massaggiare la pancia di Elizabeth in maniera tale da sollevare il sederino del bimbo per poi lentamente spostarlo fino a fargli compiere la famosa capriola a testa in giù.
In pochi minuti è fatta! Elizabeth resta ancora un po’ con noi, monitoriamo nuovamente le condizioni del piccolo e dopo un’ora circa viene mandata a casa.
Tornerà in clinica circa una settimana dopo in travaglio, e in poche ore nascerà James con un bel parto vaginale.
Per ulteriori approfondimenti sul rivolgimento del feto, potete consultare anche l’articolo
Il Rivolgimento del Feto
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