Il bitest – Dott.ssa Anna Paola Cavalieri specialista in ginecologia a Roma
Il bitest è un test di screening per le anomalie cromosomiche fetali che si esegue nel primo trimestre di gravidanza, tra la 11 esima e la 14esima settimana.
È un test non invasivo (cioè non rischioso per la gravidanza) che, attraverso la combinazione di dati materni (età), dati ecografici ed esami del sangue materno ci consente di individuare circa il 98% dei feti affetti dalle più frequenti anomalie cromosomiche (trisomia 21 o sindrome di Down, trisomia 13 e trisomia 18).
L’ecografia consiste nella esecuzione di alcune misurazioni quali la lunghezza del feto, la frequenza cardiaca, la valutazione dell’osso nasale e la misurazione della translucenza nucale (NT).
La translucenza nucale è una raccolta di liquido presente dietro al collo fetale fra la 11 e la 14 settimana di gravidanza.
Quando lo spessore di questa raccolta è aumentato, il rischio di anomalie fetali è aumentato ed in questi casi si suggeriscono approfondimenti ulteriori per accertare la diagnosi.
Oltre ad individuare il rischio delle più frequenti malattie cromosomiche fetali, il bitest consente anche di escludere alcune anomalie morfologiche del feto e di individuare precocemente le donne a rischio di sviluppare patologie più tardive della gravidanza quali parto prematuro, preeclampsia e ritardo di crescita intrauterino.
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