Stile di vita sano: i sette punti fondamentali. Dott.ssa Claudia Brufani endocrinologa e diabetologa a Roma.
E’ ormai noto che uno stile di vita sano è associato ad un’aspettativa di vita più lunga, a una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari, cancro, diabete tipo 2.
Concorrono a determinare uno stile di vita sano quattro fattori modificabili, identificati dalla letteratura scientifica internazionale come i quattro fattori convenzionali:
1 no fumo;
2 no alcol o consumo moderato;
3 regolare attività fisica (almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di intensità lieve-moderata o in alternativa almeno 75 minuti a settimana di attività fisica di intensità superiore);
4 dieta con priorità nutritive per la salute cardiometabolica (consumo regolare di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, latticini e olio di oliva, ridotto apporto di cereali raffinati, carne rossa/carne rossa trattata e bevande zuccherate).
Sono stati recentemente identificati da ricercatori anglosassoni tre fattori emergenti quali componenti essenziali di uno stile di vita sano (lifestyle a 7 punti):
5 no sedentarietà (non più di 4 ore al giorno di esposizione al video nel tempo libero);
6 durata del sonno adeguata (7-8 ore quotidiane);
7 rapporti sociali appropriati/conviviali (rapporti all’interno della famiglia, frequenza di visite di amici/familiari, partecipazione ad attività ricreative/sociali).
Uno studio condotto in Gran Bretagna (UK Biobank) ha mostrato che, nei soggetti affetti da diabete tipo 2, uno stile di vita sano (definito come lifestyle a 7 punti) è in grado di diminuire il rischio di mortalità e di malattie croniche in modo significativo.
Uno stile di vita sano negli individui con diabete tipo 2 riuscirebbe a ridurre la mortalità del 30%.
Appare evidente come a migliorare la qualità di vita e ad allontanare le malattie concorrano non solo i classici aspetti (no fumo e alcool, attività fisica e dieta), ma anche fattori emergenti come la non sedentarietà, il sonno e i rapporti sociali/la convivialità.
Nelle persone con diabete, una durata inadeguata del sonno, i periodi prolungati a sedere (oltre 30 minuti) senza alzarsi e camminare e l’isolamento sociale determinano effetti negativi sul compenso glicemico e le complicanze macrovascolari.
I dati dello studio UK Biobank ci fanno capire la centralità di un corretto stile di vita, “farmaco” a basso costo e praticamente privo di effetti collaterali, sul miglioramento della qualità e della durata della vita.
In modo particolare corrette abitudini a 360° nelle persone con diabete tipo 2 all’esordio possono determinare una remissione del diabete evitando la necessità di farmaci ipoglicemizzanti, negli individui con diabete tipo 2 in fasi più avanzate possono migliorare il compenso glicemico e scongiurare il bisogno di intensificare la terapia farmacologica.
Impeccabile,direi difficile da seguire totalmente,per un soggetto come il sottoscritto con parecchi ” vizi” e poca attività motoria. Propabilmente occorre,a mio giudizio, anche un aiutino farmacologico. Ad ogni modo. Grazie.