Donne e longevità. Dott.ssa Claudia Brufani specialista in endocrinologia e diabetologia a Roma.
Perché le donne vivono più a lungo degli uomini? La risposta nel cromosoma X
L’aspettativa di vita è la probabilità media di vivere, misurata in anni, al momento della nascita.
Nei paesi sviluppati l’aspettativa di vita è aumentata progressivamente a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Attualmente nei paesi europei supera abbondantemente gli 80 anni e in Giappone si avvicina ai 90.
La progressiva crescita dell’aspettativa di vita si è fermata negli ultimi 2 anni a causa del diffondersi dell’infezione virale COVID-19, ma è molto probabile che riprenderà alla fine della pandemia.
Le motivazioni responsabili della aumentata longevità sono molte fra cui l’igiene, l’organizzazione sanitaria, soprattutto ospedaliera, la disponibilità di farmaci salvavita (antibiotici, farmaci cardiocircolatori, antitumorali, ecc.), i vaccini, la migliore alimentazione, la riduzione delle ore lavorative, il riscaldamento invernale.
Un dato, apparentemente non facile da spiegare, è la maggiore durata della vita delle donne rispetto agli uomini. La differenza, il gap fra la vita media delle donne e degli uomini si è progressivamente ampliata con l’aumento dell’aspettativa di vita. Nei paesi sviluppati è di circa 2 anni.
Le motivazioni che hanno tentato di giustificare questa differenza donna-uomo sono varie. In un primo tempo la differenza è stata attribuita al lavoro più stressante e pesante che gli uomini in media dovevano affrontare. Questa ipotesi è stata progressivamente abbandonata, man mano che il lavoro manuale, fisicamente stressante è stato in parte sostituito e alleviato dall’utilizzo dei macchinari.
Una ipotesi oggi molto accreditata è quella che attribuisce al doppio cromosoma X delle donne la loro maggiore longevità. Le donne dispongono di 2 cromosomi X, uno di origine materna e l’altro di origine paterna. Gli uomini hanno un solo cromosoma X e un cromosoma Y. Il cromosoma X ha circa 1.300 geni, l’Y circa 300.
Nelle donne uno dei due cromosomi X è in parte, ma non del tutto, bloccato. Nei diversi organi e tessuti può essere bloccato alternativamente l’X di origine materna o l’X di origine paterna.
E’ questo il motivo per cui ad esempio i gatti pezzati con il mantello a tre colori (arancione, nero, bianco) sono sempre femmine. I gatti, così come nel genere umano, hanno un corredo cromosomico XX nel sesso femminile, XY nel sesso maschile. I geni che codificano per il colore della pelliccia sono contenuti nel cromosoma X. Nel gatto femmina durante lo sviluppo embrionale in ogni cellula viene inattivato casualmente un cromosoma X. Ogni cellula conterrà quindi un patrimonio genetico attivato differente conferendo, esclusivamente alle gatte femmine il caratteristico aspetto del mantello pezzato.
Nel genere umano sarebbe proprio il secondo cromosoma X quello in grado di compensare il danno che il decorso della vita, soprattutto in vecchiaia, apporta al nostro patrimonio genetico.
Recentemente un gruppo di ricercatori americani ha dimostrato che in una parte di anziani di sesso maschile alcune cellule, soprattutto del sistema immunitario, perdono il cromosoma Y e questo provocherebbe dei danni soprattutto cardiaci, responsabili della ridotta aspettativa di vita degli uomini.
La doppia X conferirebbe alla donna un patrimonio genetico che le permette di vivere più a lungo, di affrontare in maniera più efficace i danni dell’invecchiamento.
Per ulteriori approfondimenti, si può consultare anche il seguente articolo Donne: quel cromosoma X che fa la differenza
Ho trovato l’articolo molto interessante e soprattutto istruttivo. cmq da maschio ottimista penso che l’eta’ media di mortalita’, essendo presa tra un valore minimo ed uno massimo, mi includa nel secondo…. chiudo con una curiosita’: ma nei gatti è stata fatta una indagine simile, per vedere se anche loro denotano differenze tra i due sessi…?